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domenica 5 ottobre 2014

Noi come il tramonto.

Ho visto il tramonto
ho visto il tramonto e ho pensato a noi
a come siamo scomparsi
senza nemmeno provare 
a rimanere in piedi
Ci siamo fermati, 
ci siamo guardati, 
e ci siamo salutati, 
piano
Silenziosi come il sole che tramonta,
ce ne siamo andati.

Alice Giaquinta




mercoledì 3 settembre 2014

Perdermi con te.

Ultimamente mi chiedo come sarebbe stato incontrarti in un altro ambito, con altri pensieri nella testa, forse tu non ti saresti fermato a guardarmi, ad analizzare il mio carattere. Forse non avresti intuito il mio sguardo sempre attento a tutto. Molto probabilmente non avremmo parlato della tua passione per la storia dell’arte e non avresti mai letto i miei temi di italiano.
Di solito ti guardo camminare, guardo i tuoi movimenti, come quando passi leggermente le mani nei capelli, come a domarli e quando parli di qualcosa che ti piace non riesci a stare fermo.
Hai gli occhi chiari, di un azzurro tendente al grigio e al verde, a volte indefinibili.
Sei testardo e ti ho osservato talmente bene che ho capito che ti affezioni facilmente, ma non so se lo reputi un difetto.
Hai capito troppe cose di me e questo mi fa paura, tremendamente paura; mi rende gli occhi lucidi.
Tu hai capito cose che molte persone che mi conoscono da anni non hanno mai capito, o forse, non vogliono semplicemente vedere, e questo mi imbarazza.
Hai detto tante cose di me, anche ad altre persone, che adesso mi fanno sorridere, mi piace ricordare tutte le cose che mi hai detto, tutte quante.
Mi piace immaginarti davanti a me e vedere quanto tempo ci metto a farti ridere, mi piace sentire la tua voce ad occhi chiusi.
Mi piace sentirti parlare delle città che hai visto, che ti hanno rubato il cuore.
Mi piace tenere strette le cose che sai di me e farne un pregio, come un trofeo.
Mi piace sapere dove te ne andresti un giorno, senza dire niente a nessuno e poi andarmene con te.

Alice Giaquinta

giovedì 28 agosto 2014

È amore?

Discutiamo per qualcosa di stupido come a volerci tenere, perché a noi perderci non è mai piaciuto.
Stiamo discutendo velocemente perché sei matto io sono un disastro.
Il silenzio riempe la stanza, l’atmosfera è tesa e mi da fastidio, come il caldo.
Siamo un piatto che casca a terra e si distrugge, siamo il vetro che si frantuma quando colpisce il suolo.
Non so cosa stiamo facendo, lui mi guarda in faccia e io mi chiedo se i vicini non abbiano interrotto le loro faccende solo perché si sono accorti di noi, solo per farci avere il tempo di uno sguardo, loro ormai lo sanno, lo sanno che siamo rovinati.
Le mie cose sono chiuse in valigia, la tua mano tra i capelli, e una distanza imbarazzante, sarò pure stupida, sarò un disastro, ma se noi non siamo stati amore allora cos’era?
Alice Giaquinta