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lunedì 13 novembre 2017

Ma di te non avevo niente.

Non abbiamo un interruttore 
da poter spegnere 
a nostro piacimento 
tutto sarebbe più semplice

ti allontani 
ti dimentichi
ti amo

ti sentivi oppresso 
in eccesso

da tutte quelle cose 
che non dicevi

hai voluto vedere 
cosa si prova a deludere
illudere 

ti sei fatto spazio 
tra i miei segreti

ti sentivi al centro
ti sei portato via tutto
ti avevo detto tutto 

ma di te 
non avevo niente.

Alice Giaquinta, Ma di te non avevo niente.

Lesly B. Juarez
Lesly B. Juarez

sabato 10 giugno 2017

Sbagli abissali.

Ho riconosciuto i miei sbagli
abissali
quando forse era troppo tardi,
uscire fuori da un mare in tempesta
in balia di sentimenti sconosciuti
in territori deserti
mentre tu finti di ignorarmi
ammetti con i tuoi occhi che pensarmi
non è mai abbastanza
Alice Giaquinta


sabato 7 gennaio 2017

Paure al buio.

Inizio a ricordare
come tutto si è evoluto
e la tua domanda
"dormiamo insieme stanotte?"
mi prendi la mano
sorridi inconsapevole
di farmi innamorare
ogni volta che lo fai
ci casco anche adesso
mi dici
"lascia che ti viva un po'"
ti dico "perché no"
stasera
ti mostro anche
le mie paure
più buie.

Alice Giaquinta

domenica 27 novembre 2016

giovedì 24 novembre 2016

rinunciare a tutto.


Stavo per rinunciare a tutto 

facendo scivolare via pure i ricordi 
era un mondo sbagliato 
che non mi apparteneva 
e ho passato le notti 
a fissare i soffitti 
a dimenticarmi, 
infine, 
a rendermi conto 
che valevo più di ogni altra cosa.

Alice Giaquinta


cuore a cuore.

CUORE A CUORE
È bello tenersi
vicino al cuore
tanto forte
al punto che
non ne esci più
non dimentico più.
Alice Giaquinta

mercoledì 23 novembre 2016

spero solo che tu rimanga.


rimango qui a dirti

che la confusione che vedi 

non è solo nella mia stanza
ma nelle cose che penso
che scrivo
tra le mie mani
nel mio cuore
tra le cose che faccio
ogni giorno
nelle parole che dico,
ma sarebbe un elenco troppo lungo
non ti dico
nient’altro che questo
spero solo che tu rimanga.

Alice Giaquinta

TESTA E CUORE, Alice Giaquinta.

TESTA E CUORE
due come noi
testardi
eccentrici 
fino alla fine
non puoi destarli
non puoi separarli
dai loro sogni
dal loro amore.
Alice Giaquinta


sabato 18 ottobre 2014

Per sbaglio.

Ogni tanto, sicuramente per baglio, penso che sarebbe bello passare di nuovo un po’ di tempo con te.
Se soltanto capitasse, me ne pentirei.
Sarebbe inutile, era un sentimento
fragile, forse più fragile di me.
Certo, ti volevo bene, ma il male che mi hai fatto è stato più grande, e sono cambiata, e anche tu.
Ma adesso che importa, il centro della mia vita sono io, ma a volte mi fa bene ripensare alle cose
passate.


Alice Giaquinta


domenica 5 ottobre 2014

Noi come il tramonto.

Ho visto il tramonto
ho visto il tramonto e ho pensato a noi
a come siamo scomparsi
senza nemmeno provare 
a rimanere in piedi
Ci siamo fermati, 
ci siamo guardati, 
e ci siamo salutati, 
piano
Silenziosi come il sole che tramonta,
ce ne siamo andati.

Alice Giaquinta




domenica 21 settembre 2014

E' così facile.

E dicono che è così facile dirsi addio, quando non puoi fare altro
è così facile salutarsi
e smettere di pensare "ti prego torna"
e pensare invece "tra un po' non lo amerai più"
ma stasera va così
e quelle sere non le puoi risolvere con le parole
riesco a dire soltanto quanto mi manchi.
"ma quanto mi manchi?"

Alice Giaquinta



mercoledì 3 settembre 2014

Perdermi con te.

Ultimamente mi chiedo come sarebbe stato incontrarti in un altro ambito, con altri pensieri nella testa, forse tu non ti saresti fermato a guardarmi, ad analizzare il mio carattere. Forse non avresti intuito il mio sguardo sempre attento a tutto. Molto probabilmente non avremmo parlato della tua passione per la storia dell’arte e non avresti mai letto i miei temi di italiano.
Di solito ti guardo camminare, guardo i tuoi movimenti, come quando passi leggermente le mani nei capelli, come a domarli e quando parli di qualcosa che ti piace non riesci a stare fermo.
Hai gli occhi chiari, di un azzurro tendente al grigio e al verde, a volte indefinibili.
Sei testardo e ti ho osservato talmente bene che ho capito che ti affezioni facilmente, ma non so se lo reputi un difetto.
Hai capito troppe cose di me e questo mi fa paura, tremendamente paura; mi rende gli occhi lucidi.
Tu hai capito cose che molte persone che mi conoscono da anni non hanno mai capito, o forse, non vogliono semplicemente vedere, e questo mi imbarazza.
Hai detto tante cose di me, anche ad altre persone, che adesso mi fanno sorridere, mi piace ricordare tutte le cose che mi hai detto, tutte quante.
Mi piace immaginarti davanti a me e vedere quanto tempo ci metto a farti ridere, mi piace sentire la tua voce ad occhi chiusi.
Mi piace sentirti parlare delle città che hai visto, che ti hanno rubato il cuore.
Mi piace tenere strette le cose che sai di me e farne un pregio, come un trofeo.
Mi piace sapere dove te ne andresti un giorno, senza dire niente a nessuno e poi andarmene con te.

Alice Giaquinta

giovedì 28 agosto 2014

Non capivo più niente.

Quante volte al giorno ho provato delle fitte allo stomaco pensando a quanto mi facevi innamorare, senza regole, senza limitarmi, senza pensare a quanto male mi avrebbe fatto se tutto fosse finito, ti ho tenuto stretto senza capire bene come funzionava l’amore, che effetto faceva su di me, correvo il rischio di stare peggio, non mi importava. Non mi importava che cosa sarebbe successo dopo, a quanto e come ti avrei odiato dopo tutto quell’amore inatteso. Dopo tutto questo come si spiega cos’è stato quell’amore, come si spiegano i sentimenti che provi dopo un bacio o un amore finitoCome puoi spiegare la sensazione dentro lo stomaco, quella che ti fa stringere il cuore e tremare le ossa con delle semplici parole, 'ché l’amore è tutt’altro che semplice. Ma fammi provare, fammi parlare, tienimi le mani e siediti con me. Come, soprattutto, posso farti capire quanto tu eri la mia corazza, quando noi eravamo noi e mi si stringeva il cuore e mi tremavano le ossa e poi, poi non capivo più niente.

Alice Giaquinta

È amore?

Discutiamo per qualcosa di stupido come a volerci tenere, perché a noi perderci non è mai piaciuto.
Stiamo discutendo velocemente perché sei matto io sono un disastro.
Il silenzio riempe la stanza, l’atmosfera è tesa e mi da fastidio, come il caldo.
Siamo un piatto che casca a terra e si distrugge, siamo il vetro che si frantuma quando colpisce il suolo.
Non so cosa stiamo facendo, lui mi guarda in faccia e io mi chiedo se i vicini non abbiano interrotto le loro faccende solo perché si sono accorti di noi, solo per farci avere il tempo di uno sguardo, loro ormai lo sanno, lo sanno che siamo rovinati.
Le mie cose sono chiuse in valigia, la tua mano tra i capelli, e una distanza imbarazzante, sarò pure stupida, sarò un disastro, ma se noi non siamo stati amore allora cos’era?
Alice Giaquinta