giovedì 28 agosto 2014

Non capivo più niente.

Quante volte al giorno ho provato delle fitte allo stomaco pensando a quanto mi facevi innamorare, senza regole, senza limitarmi, senza pensare a quanto male mi avrebbe fatto se tutto fosse finito, ti ho tenuto stretto senza capire bene come funzionava l’amore, che effetto faceva su di me, correvo il rischio di stare peggio, non mi importava. Non mi importava che cosa sarebbe successo dopo, a quanto e come ti avrei odiato dopo tutto quell’amore inatteso. Dopo tutto questo come si spiega cos’è stato quell’amore, come si spiegano i sentimenti che provi dopo un bacio o un amore finitoCome puoi spiegare la sensazione dentro lo stomaco, quella che ti fa stringere il cuore e tremare le ossa con delle semplici parole, 'ché l’amore è tutt’altro che semplice. Ma fammi provare, fammi parlare, tienimi le mani e siediti con me. Come, soprattutto, posso farti capire quanto tu eri la mia corazza, quando noi eravamo noi e mi si stringeva il cuore e mi tremavano le ossa e poi, poi non capivo più niente.

Alice Giaquinta

È amore?

Discutiamo per qualcosa di stupido come a volerci tenere, perché a noi perderci non è mai piaciuto.
Stiamo discutendo velocemente perché sei matto io sono un disastro.
Il silenzio riempe la stanza, l’atmosfera è tesa e mi da fastidio, come il caldo.
Siamo un piatto che casca a terra e si distrugge, siamo il vetro che si frantuma quando colpisce il suolo.
Non so cosa stiamo facendo, lui mi guarda in faccia e io mi chiedo se i vicini non abbiano interrotto le loro faccende solo perché si sono accorti di noi, solo per farci avere il tempo di uno sguardo, loro ormai lo sanno, lo sanno che siamo rovinati.
Le mie cose sono chiuse in valigia, la tua mano tra i capelli, e una distanza imbarazzante, sarò pure stupida, sarò un disastro, ma se noi non siamo stati amore allora cos’era?
Alice Giaquinta